Cicli e Gann in sinergia: FTSE Mib Future 26 Giugno 2012

Scritto il alle 19:08 da ettore61

Analisi Tecnica
Con due shooting star fatte il giovedi’ e venerdi’ con la seconda che non supera il max della prima … il dubbio sulla prosecuzione del rialzo doveva venire. Magari non un ribasso cosi’ violento ma …..
Eccoci quindi a descrivere una profonda marubozu che ci riporta il prossimita’ della parte bassa del canalino rialzista.
Visto che abbiamo fatto un massimo crescente, sara’ bene fare anche un minimo crescente e quindi importantissimo sara’ non violare il minimo precedente a 12720. (un primo allarme lo si avrebbe con la perdita dei 12885).
Intanto la marubozu si ferma poco sopra il supporto dei 13020 dove passa anche la parte bassa del canale …. vediamo come si comportera’ il nostrano anche se la pesantezza del segnale e’ notevole.
Un alleggerimento della pressione ribassista lo si avrebbe domani con la rottura della halfway a 13330 … sulla resistenza statica… :mrgreen:

RSI che rimane comunque in zona nutrale (anche se gira al ribasso) ma MACD che si riporta sotto lo zero e converge con una certa decisione verso il suo trigger ….. l’onda positiva si avvia alla conclusione?

Anche qui, secondo questa squadratura, finche’ non andiamo in rottura rialzista della 1×1 ribassista le rose non si vedono …. ma rimangono i cachi….
Intanto rimaniamo sempre sul livello naturale del 25% dal max assoluto.

Anche l’Ichimoku evidenzia una certa difficolta’ di andare a violare al rialzo la kumo. Certo che e’ parecchio spessa e quindi offre una notevole resistenza ….
Vediamo con il proseguo, considerando che si va ad assottigliare, se l’indice fara’ lo sborone oppure no …..


…………… E LO SFORZO CONTINUA ……………….

Setup e Angoli di Gann

Setup Annuale:
ultimo 2010 (range 17910/24075) [uscita ribassista]
prossimo 2012
Setup Mensile:
ultimo Marzo (range 15560/17055) [uscita ribassista]
prossimi Maggio/Giugno, Settembre/Ottobre
Setup Settimanale:
ultimi 11/15 Giugno (range 12720/13810) [uscita rialzista]
prossimi ,25/29 Giugno, 9/13 Luglio
Setup Giornaliero:
ultimo 22 Giugno (range 13585/13955) [ uscita ribassista]
prossimi 27/28 Giugno, 2 Luglio ,6/ 9 Luglio, 11 luglio

Angoli Mensili Giugno 12030, 12650, 13750, 15050
Angoli settimanali 13070, 13760, 14160, 14600
Angoli Giornalieri 12780, 12860, 12990, 13360, 13450

Grafici : square giornaliero, square settimanale, setup settimanale, setup mensile

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Dettagli cicliegann.finanza.com/

104 commenti Commenta
ettore61
Scritto il 25 Giugno 2012 at 21:36

giamaica: calmati che ti fa male, hai una certa età! già dobbiamo spendere i soldi per la corona di fiori a ettore che ormai cade a pezzi; non li abbiamo pure per te! siamo in periodo di crisi!

Buonasera,

Non fiori ma opere di “pene”…..

aleale
Scritto il 25 Giugno 2012 at 22:50


aleale
Scritto il 25 Giugno 2012 at 22:51


astrader
Scritto il 26 Giugno 2012 at 01:24

ettore, dammi un po’ un’okkiata a cytrix di là

gianca60
Scritto il 26 Giugno 2012 at 08:06

Buongiornoooo 😉

beatrix61
Scritto il 26 Giugno 2012 at 08:31

Buongiorno ragazzi 😉 😉

claudio2206
Scritto il 26 Giugno 2012 at 08:32

buenos días

claudio2206
Scritto il 26 Giugno 2012 at 08:38

ale gurda che ho fatto un make up al tuo grafico

claudio2206
Scritto il 26 Giugno 2012 at 08:42

non me lo carica , meglio così !!!

astrader
Scritto il 26 Giugno 2012 at 09:43

gian, mi sa che 1225-1209-1200 e poi QE3

claudio2206
Scritto il 26 Giugno 2012 at 09:55

Gianca mi aiuti a fare una cosa che è solo nella mia testa appunto come detto ieri , tu un 14900 lo vedresti meglio nei primi 15 giorni di luglio e negli ultimi 15 , so che sto parlando di fanta borsa

gianca60
Scritto il 26 Giugno 2012 at 09:58

astrader@finanza:
gian, mi sa che 1225-1209-1200 e poi QE3

e 2 palle con sti Q 😀 😀

gianca60
Scritto il 26 Giugno 2012 at 10:03

claudio2206@finanza:
Gianca mi aiuti a fare una cosa che è solo nella mia testa appunto come detto ieri , tu un 14900 lo vedresti meglio nei primi 15 giorni di luglio e negli ultimi 15 , so che sto parlando di fanta borsa

è tutto nel commento di ieri, sara’ determinante questo weekly, con l uscita rialzista dalla prossima settimana si potrebbe arrivare a 14900 entro la meta’ di luglio.In caso contrario, cioe’ uscita ribassista’, entro meta’ luglio segneremo nuovi minimi annuali probabilmente,

claudio2206
Scritto il 26 Giugno 2012 at 10:05

gianca60,

grazie sorry , hai ragione

thomas88
Scritto il 26 Giugno 2012 at 10:08

Buongiorno a tutti…
Attenzione all’eventuale rottura di area 2142 in quanto potrebbe essere un primo segnale per la ripartenza del nuovo ciclo settimanale e di conseguenza del nuovo T+1.
Siamo a fine tempo su entrambi i modelli ciclici….

thomas88
Scritto il 26 Giugno 2012 at 10:10

thomas88:
Buongiorno a tutti…
Attenzione all’eventuale rottura di area 2142 in quanto potrebbe essere un primo segnale per la ripartenza del nuovo ciclo settimanale e di conseguenza del nuovo T+1.
Siamo a fine tempo su entrambi i modelli ciclici….

Indicatori di ciclo T-2 e T-1 svoltati al rialzo…

gianca60
Scritto il 26 Giugno 2012 at 10:31

Italia commissariata: nostro bilancio scritto da Merkel e Barroso

.

Sembra che Angela Merkel sia tornata dal vertice di Roma venerdì scorso piuttosto delusa. Il piano italiano per contenere i tassi d’interesse sui titoli di Stato conteneva elementi inaccettabili, secondo la delegazione di Berlino. I tedeschi non apprezzano che si cerchi di coinvolgere la Banca centrale europea in qualunque meccanismo di intervento sul mercato, soprattutto se la cabina di regia di eventuali acquisti di bond sovrani viene controllata dai governi.

Sono questi i rifiuti che fanno della cancelliera un oggetto di caricature feroci in molti Paesi europei. Ma tra la sua caricatura e Angela Merkel in carne ed ossa c’è uno scarto, che a volte traspare anche nelle dichiarazioni. Al vertice del G20 a Los Cabos della scorsa settimana, per esempio, Merkel ha sottoscritto un «piano d’azione» che include molto di ciò che di solito non le piace. Lì si parla di «valutare passi concreti» integrando nell’area euro «la supervisione bancaria, la risoluzione e ricapitalizzazione delle banche e l’assicurazione dei depositi».

Dietro il gergo da mandarini delle burocrazie, le implicazioni pratiche sono enormi. Come ha mostrato il crollo di Wall Street nel 2008, per gestire in modo accentrato su scala di un continente i fallimenti degli istituti, ricapitalizzarli o garantire i conti dei risparmiatori servono enormi risorse. L’Europa potrà disporne solo mettendo in comune parte di quelle degli Stati. È una forma di eurobond sotto un altro nome. E c’è di più: al G20 Merkel ha accettato di «promuovere la domanda e la crescita dei Paesi europei in surplus» (cioè la Germania stessa). È esattamente ciò che molti rimproverano ai tedeschi di non voler fare, accumulando risparmi e sottraendo crescita all’Europa.
Quando si guarda a squarci di concessioni del genere, si intuisce cosa sta accadendo in queste ore.

L’area euro vive i giorni estremi di un negoziato in cui il lieto fine non è scontato, al contrario: l’inerzia tende nel senso di una rottura. Il collasso della fiducia fra Paesi spinge alla disgregazione, solo la paura delle conseguenze porta tutti a cercare una risposta. Merkel soprattutto offre un’«unione bancaria», con un’«unione fiscale» e «politica», dunque implicitamente una messa in comune (parziale) del rischio sul debito. Ma in contropartita, poiché la fiducia fra governi è rimasta sotto le macerie di questi anni, la cancelliera chiede meccanismi di controllo centrale su ciò che succede in ogni Paese dell’area euro.

Sui temi vitali delle banche, del debito e del bilancio – tasse, spesa, welfare – i singoli Stati potrebbero fare ben poco contro l’avviso di Bruxelles. Quanto emerso fin qui del rapporto sul tavolo dei leader europei al vertice di questa settimana, ne dà un’idea chiara: una delle ipotesi (indicata ieri dal Financial Times) è che Bruxelles possa emendare la manovra di un Paese che ha un debito o un deficit eccessivi.

Il rapporto sarà presentato ai leader dal presidente della Bce Mario Draghi, da quello del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, e dai loro pari grado della Commissione José Manuel Barroso e dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker. In base alla proposta, non solo la finanziaria di uno Stato dai conti in disordine sarà esaminata in Europa prima ancora di approdare nel parlamento nazionale: sarebbe anche di fatto riscritta a Bruxelles, sotto minaccia di multe se non si adegua. Si tratta un cambio radicale per governi che in fondo si vedono ancora come eredi di democrazie liberali ottocentesche, quando quasi ogni capitale d’Europa era il centro di un impero.

Draghi ieri è andato a Parigi a vedere François Hollande esattamente per questa ragione. Il presidente della Bce vuole verificare di persona quanto il capo dello Stato francese sia davvero disposto ad accettare l’offerta di Merkel. Siamo oltre le dichiarazioni fumose d’intenti, ormai nel pieno dei dettagli e del calendario sulla strada di un’«unione». La Francia può essere un ostacolo perché è l’ultimo dei grandi Stati dell’euro rimasto attaccato alla propria idea di sovranità. A differenza del suo predecessore Nicolas Sarkozy, Hollande ha segnalato che è disposto a rinunciarvi, ma solo se Merkel accetterà una forma di eurobond e anche una vigilanza bancaria pervasiva.

Da Parigi si chiede che il controllo europeo sulle banche nazionali, da affidare alla Bce, non si limiti ai grandi istituti ma includa le Landesbanken tedesche controllate dai politici locali. Da Berlino si chiede invece che, in un’«unione fiscale», sia impossibile mettere in comune parte del debito se un Paese alza l’età della pensione a 67 anni, mentre un altro la abbassa (anche per pochi) a 60.

Sono tutti elementi di negoziato. Merkel ne parlerà con Hollande domani a tu per tu, senza italiani né spagnoli. È una sorta di finalissima per l’euro, che a Draghi interessa da vicino per un motivo molto operativo. La Bce ha le chiavi e la forza di fuoco per permettere al sistema di arrivare intero fino all’«unione» proposta dalla Germania tra qualche anno, superando il rischio di disintegrazione imminente. Ma prima di agire per calmare i mercati, l’Eurotower vuole garanzie che non si crei solo una nuova calma artificiale nella quale di nuovo i vari Paesi perdono disciplina e credibilità o rallentano di fatto le riforme come l’Italia ha già fatto in passato quando la Bce l’ha sostenuta. Draghi vuole che la strada verso l’unione fiscale e bancaria sia precisa, altrimenti non metterà a rischio il bilancio della Bce per salvare di nuovo Roma o Madrid.

È qui che il governo di Mario Monti ha un ruolo, anche se per certi aspetti non potrà che seguire ciò che uscirà dalle conversazioni franco-tedesche. Non che Monti sia tenuto in poco conto, al contrario, ma almeno due fattori ne erodono il peso politico in questa fase. Il primo è che ormai la stabilità finanziaria dell’Italia appare appesa a un filo: esistono seri interrogativi sulla capacità del Tesoro di eseguire tutte le aste di titolo di Stato di questi mesi in condizioni accettabili.

Il secondo fattore che frena il premier riguarda il mondo che ha alle spalle, e in qualche modo deve rappresentare dato che Monti non ha un mandato elettorale proprio. Nelle loro mozioni europee, più o meno vagamente, il Pd e il Pdl si pronunciano a favore delle cessioni di sovranità proposte da Angela Merkel. Ma non è chiaro che ne accettino davvero le conseguenze. Il responsabile economico del Pd, Stefano Fassina, parla già di fare una controriforma del lavoro subito dopo le prossime elezioni; dal Pdl si discute invece di togliere l’Imu e Silvio Berlusconi flirta apertamente con il fronte antieuro, come se l’Italia con una «nuova lira» che va a picco fosse in grado di importare i capitali di cui ha disperatamente bisogno.

Sono tutte ambiguità che non sfuggono ai mercati, né ai leader europei quando ascolteranno gli impegni di Monti a Bruxelles tra tre giorni. Ma tutti sanno che la caduta di un «angelo» da duemila miliardi di euro di debiti come l’Italia un po’ di rumore può farlo. Almeno questo può accelerare i negoziati fra Merkel e Hollande sull’unione. E permettere a Draghi, finalmente, di agire

achille
Scritto il 26 Giugno 2012 at 10:33

ciao a tutti
se il minimo odierno rimane quello delle 9:17 (indice 13032), e sarebbe confermato da un ciclo intraday di 2-3 h al rialzo, allora lo schema logico del ciclo t+1 subisce il troncamento al 14/6 che è stato già prospettato
questo significherebbe la collocazione del tracy chiuso al posto del 3° tracy del mensile (il 2° è saltato) e da un lato l’attesa di un rialzo per la ripartenza, ma anche l’avvicinamento più rapido alla chiusura del mensile; quindi molto dipenderebbe dalla forza che il rialzo saprà sviluppare in brevissimo tempo per allontanare le quotazioni dal livello attuale, cosa che non è riuscito a fare da 1/6 ad oggi
vero è che un andamento lateral rialzista potrebbe tenere in piedi il mensile anche con rialzi contenuti, ma almeno il superamento degli ultimi massimi dovrebbe realizzarlo (indice 13997)

attenzione però a dare per certa la chiusura del tracy; attualmente ci siamo fermati a 135 punti dalla soglia che permetteva di classificare il tracy come 2° e sarà opportuno avere chiari segnali di ripartenza (2 cicli intraday al rialzo) per non cadere nella trappola di un ciclo intraday allungato che ci porti sotto la fatidica soglia (12897)
se dovesse farcela e fino a 12732 le prospettive diventerebbero un po’ migliori, ma occorre una buona mira per centrare il bersaglio così piccolo
ciao

gianca60
Scritto il 26 Giugno 2012 at 11:15

Angoli Mensili Giugno 12030, 12650, 13750, 15050
Angoli settimanali 13070, 13760, 14160, 14600
Angoli Giornalieri 12780, 12860, 12990, 13360, 13450

astrader
Scritto il 26 Giugno 2012 at 11:34

“come se l’Italia con una «nuova lira» che va a picco fosse in grado di importare i capitali di cui ha disperatamente bisogno.”
NO!! l’italia non ne ha disperatamente bisogno, ne hanno bisogno quelli che li devono riavere..
ne ha bisogno se volesse onorare un debito inesigibile, ma se decidesse di non pagare nessuno, non ne avrebbe bisogno, come diceva un vecchio ex galeotto.. figlio mio, quando sei senza soldi.. non devi avere paura.. devono avere paura GLI ALTRI!!
il ragionamento non fà una piega.. vedi l’argentina.

giannat
Scritto il 26 Giugno 2012 at 11:35

thomas88,

Buongiorno a Tutti

Ciao Thomas, pochi minuti dopo il tuo Post dove dicevi che gli indicatori sono svoltati al rialzo, c’ è stata un’ accelerazione ribassaista….per capire….in questi casi cosa o non cosa cambia !?!?…
grazie mille !!

giannat
Scritto il 26 Giugno 2012 at 11:38

giannat@finanza,

mi spiego meglio….si vedeva dal grafico che erano svoltati , ma pochissimo dopo, brsuca accelerazione ribassista….sono quindi ricambiati anche gli indicatori, o può essere un brevissimo ribasso che non fa mutare le cose ??

astrader
Scritto il 26 Giugno 2012 at 11:42

questi so’ tutti pazzi
ci lasciano senza ospedali, scuole, autobus, niente.
altro che grillo

thomas88
Scritto il 26 Giugno 2012 at 11:46

giannat@finanza:
thomas88,

Buongiorno a Tutti

Ciao Thomas, pochi minuti dopo il tuo Post dove dicevi che gli indicatori sono svoltati al rialzo, c’ è stata un’ accelerazione ribassaista….per capire….in questi casi cosa o non cosa cambia !?!?…
grazie mille !!

Gli indicatori servono per dare indicazione di massimi e minimi di riferimento ciclico.
Aspettandomi un minimo idealmente per stasera (come scritto ieri), la svolta rialzista dell’indicatore con leggero anticipo è sempre un segnale da prendere in considerazione.
Tale svolta però, essendo indicatori ciclici e non velocità, può indicare anche la ripartenza di un sottociclo e pertanto bisogna sempre prestare attenzione a questi segnali.
Come detto stamani, sarebbe stata la rottura di area 2142 a darmi un primo segnale di possibile inizio nuovo ciclo, evento che non si è verificato e pertanto rimango in attesa.

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